Thursday, April 19, 2012

SARGENT E GLI IMPRESSIONISTI DEL NUOVO MONDO

A Palazzo Strozzi a Firenze dal 3 Marzo al 15/07/2012 un evento unico una grande mostra sugli artisti americani dell'impressionismo Nel 2012, anno in cui ricorre il quinto centenario della morte di Amerigo Vespucci, Firenze celebra con questa mostra i forti legami fra vecchio e nuovo continente, illustrando la cerchia cosmopolita che legò per sempre la città al nuovo mondo e trasmise in America cultura e raffinatezze europee. La mostra vuole studiare il rapporto dei pittori impressionisti americani con l’Italia e in particolare con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX. Il flusso di artisti americani verso l’Europa ebbe un notevole incremento dopo la fine della guerra di Secessione nel 1865, e fu costante fino all’inizio del Novecento. Centinaia di pittori approdarono a Parigi e in Francia, altri studiavano in Germania; anche l’Inghilterra, l’Olanda, la Spagna erano mete ambite. Nella mostra saranno rappresentati pittori che, pur non aderendo in maniera esplicita al nuovo linguaggio, furono maestri fondamentali per le generazioni più giovani: Winslow Homer, William Morris Hunt, John La Farge, $omas Eakins. Seguiranno i grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassatt, James Abbott McNeill Whistler, che vantavano una forte componente cosmopolita. Il centro dell’esposizione sarà costituito dalle opere di artisti qualitativamente notevoli e degni di essere conosciuti che soggiornarono a Firenze. Fra questi alcuni esponenti del gruppo propriamente impressionista americano i Ten American Painters: William Merrit Chase, John Henry Twachman, Frederick Childe Hassam. Anche Franck Duveneck, ebbe un ruolo importante per le relazioni fra artisti americani e locali, riunendo intorno a sé una scuola, i così detti “Duveneck boys“, fra cui la moglie Elisabeth Boott e il pittore Joseph Rodefer De Camp. La vita e l’attività degli americani a Firenze si intreccia con quella di intellettuali, collezionisti, scrittori, critici d’arte loro connazionali, con i quali talvolta avevano già avuto rapporti in patria: Gertrude Stein, Mabel Dodge, Bernard Berenson, i fratelli Henry e William James, Egisto Fabbri e la sua famiglia (le sorelle Ernestine pittrice e Cora poetessa) Mabel Hooper La Farge, Bancel La Farge, Charles Loeser, Edith Wharton. Nella mostra saranno presenti ritratti femminili di grande qualità, in cui la donna diventa simbolo della moderna nazione americana: giovani, adolescenti o addirittura bambine, spesso vestite di bianco, incarnano la purezza e le speranze di un’intera nazione.

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